Commento su At 22, 8-10
«Chi sei, o Signore?". Mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti". Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: "Che devo fare, Signore?"»
At 22, 8-10
Come vivere questa Parola?
Oggi ricordiamo la conversione di san Paolo. Si chiude la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani e la memoria dell'esperienza vivificante di san Paolo ci fa meditare su un aspetto importante che è l'agire. La domanda di Paolo "Che devo fare?" corona la visione che egli ha di Gesù. Il Risorto si presenta, si manifesta alla mente e al cuore di Paolo, la sua luce dissipa il buio e le ombre che lasciavano Paolo in atteggiamento ostile e lo aprono ad una nuova vita; quella domanda implica l'affidamento a Cristo e la volontà di attivarsi per lui. Le azioni di prima perdono il loro orientamento e vengono sostituite da azioni, magari simili, ma Cristo centriche, orientate da Cristo sul suo Regno.
Viene da chiedersi come sono le nostre azioni. Quale orientamento assumono? Quanto sono "convertite"? spesso la conversione intellettuale non arriva all'agire. L'evangelizzazione è dichiarata ma le pratiche sono ancora determinate da altri "Signori".
Signore, aiutaci a verificare quanto delle nostre persone è evangelizzato, quanto ancora è consegnato ad altri, che non sei Tu.
La voce di Papa Francesco
"Dio non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordia."
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it