Omelia (11-02-2018) |
don Marco Pozza |
Nessuno obblighi Cristo a far miracoli Ha appreso che l'Uomo-in-viaggio sta passando dalle sue parti e si è appeso alla grazia di quella vicinanza: «Se vuoi, puoi purificarmi». E' strana la macchina dei miracoli di Cristo: quando Gli riesce di compierli - giacché non sempre gli è possibile a causa di un indice di fede insufficiente - li compie sempre a favore di altri, mai di se stesso. Li firma, quando li firma, mai per aumentare, sempre per nascondersi, per poi riapparire sotto le mentite spoglie di una storia sanata, di una carne guarita. Con l'aggiunta, nel caso la gente lo applauda per il suo tentativo riuscito, d'arrabbiarsi parecchio: non è al miracolo che Lui vorrebbe la gente si fermasse, ma alla percezione che il regno di Dio sta accadendo sotto i loro occhi, in presa-diretta. Per questo Cristo prova compassione: è materia di viscere in fiamme, manovra di madre tutta presa, un gesto di pronto soccorso. E' l'attestazione che Dio s'interessa dell'uomo: «Lo voglio, sii purificato!» Visto che l'uomo lebbroso l'ha lasciato libero anche di non guarirlo, di passare oltre, allora Gesù decide di guarirlo: non c'è nulla che infastidisca maggiormente il Cristo del vedersi costretto da qualcuno all'azione. Il lebbroso, che è carne-che-spurga, lo sa. Per questo: dice «Se vuoi». All'Uomo-che-chiama si rivolge nella medesima maniera di quell'Uomo quando è Lui ad invitare l'uomo: «Se vuoi essere perfetto, va'» (Mt 19,21). Lasciato libero, Cristo arresta il mondo intero pur di riaccendere la luce in quel piccolo mondo in allarme. Lo vide lebbroso e, coinvolgendosi, sognò per lui la guarigione da quel male che lo teneva staccato dal resto dell'umanità «Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò». C'è qualcosa di più affascinante di vedere gente-che-spurgava rinascere di nuovo? Di ritrovare un figlio perduto, una pecora andata a ficcarsi in chissà quali rovi, una dramma caduta per terra? Cristo pare proprio dire di sì, sognando che l'uomo s'accorga di ciò che realmente sta accadendo: non tanto un lebbroso che guarisce - sarebbe già tantissimo accorgersi che a Dio l'uomo importa per davvero - quanto ammirare il regno di Dio che sta sbocciando. Lui è questo che va cercando e quando non Gli riesce quasi s'incupisce: "Lasciate perdere il bozzetto - sembra dire con piglio di scultore - fissate tutto lo sguardo sull'opera d'arte!". L'abbozzo è già tanto, ma la scultura è molto più grande dell'idea.
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