Omelia (23-01-2014) |
Paolo Curtaz |
Ha bisogno di una barca, il Signore, per distanziarsi un poco dalla folla che lo pressa e poter parlare del Regno. Così, da quella distanza, riesce a farsi sentire da tutti e può annunciare liberamente la Parola. A volte anche noi dobbiamo mettere una piccola distanza dalle cose che ci capitano, soprattutto quando ne siamo travolti emotivamente e i nostri pensieri diventano ossessivi. Un problema, una delusione, un dolore possono invadere ogni spazio della nostra riflessione, toglierci il sonno, diventare ingombranti. Allora dobbiamo staccarci da riva, avere una visione d'insieme, vedere le cose da distante, magari facendoci aiutare da qualcuno che può darci un buon consiglio. Gesù ha bisogno di una barca: perché non dargli la nostra? Perché non lasciare che la nostra vita diventi un luogo in cui il Signore può annunciare? Non siamo noi a farlo, ma è lui che annuncia in noi, con le nostre parole e con i nostri gesti. Stiamo a cuore a Dio e possiamo davvero collaborare con lui per incontrare le persone. Ecco la nostra giornata, Signore, usala, se vuoi, scostati dalla riva della mediocrità e parla ai nostri cuori! |