Omelia (06-02-2014)
Paolo Curtaz


La fede cristiana ha una caratteristica peculiare: Dio si serve degli uomini per annunciare la sua Parola. Non si rivela direttamente al cuore delle persone, non interagisce nell'animo dei fedeli con rivelazioni e manifestazioni, ma si affida all'annuncio dei suoi discepoli. Siamo noi ad annunciare il vangelo, noi a renderlo presente, noi a preparare la venuta di Cristo nel cuore delle persone. Poi, certo, l'esperienza intima di fede, l'incontro con Dio nella preghiera avvengono singolarmente, cuore a cuore. Ma per preparare questo incontro esiste l'esperienza della comunità. Per aprire un varco nei cuori, Dio si affida alla testimonianza dei suoi figli, all'evangelizzazione. Quale responsabilità! Quale onore! Siamo inviati a due a due per preparare la strada alla venuta del Signore, per cacciare i demoni che avvelenano il cuore delle persone, per testimoniare la salvezza vivendo da salvati! Con semplicità, senza grandi strumenti, possiamo condividere con le persone che oggi incontreremo la nostra gioia, pronti a rendere ragione della speranza che è dentro di noi, come ci chiede il Signore.