Omelia (08-02-2014) |
Paolo Curtaz |
I discepoli tornano dalla loro prima missione con la voglia di raccontare al Maestro com'è andata. Raccontano cosa è accaduto, parlano dei successi e delle difficoltà. Anche noi siamo invitati, ogni giorno, a parlare al Signore nella preghiera per affidargli le persone che incontriamo, le raccontargli delle iniziative della nostra parrocchia... E il Signore vede che i suoi discepoli sono stanchi e provati e li porta con sé per riposare un po'. La vita spirituale ha bisogno di momenti di silenzio e di pace, di riposo e di ricarica! Guai a noi se non riusciamo a trovare uno spazio per noi stessi, per stare insieme al Signore! Soprattutto chi, come preti e religiosi, sono ormai travolti dalla missione, sempre impegnati nelle cose da fare senza trovare più energia per fermarsi e riposare. Ma, una volta giunti nel luogo prescelto, scoprono che una folla enorme li ha preceduti per ascoltare il Maestro. Ferie saltate! E Gesù, invece di urtarsi, prova compassione per la folla invadente e si ferma ad insegnare. Anche noi siamo come pecore senza pastore: fermiamoci ad ascoltare il Cristo che prova compassione per noi... |