Omelia (14-02-2014)
Paolo Curtaz


Oggi la Chiesa celebra la festa dei fratelli Cirillo e Metodio, patroni d'Europa insieme a Benedetto e Edith Stein, due grandi evangelizzatori dei paesi dell'Est.
Se solo ascoltassimo i nostri santi patroni! Se solo l'Europa avesse l'umiltà di riconoscere che nella propria storia la santità ha avuto un ruolo fondamentale! Rispettando la laicità dello Stato e le necessarie distinzioni fra religione e politica, è indubbio che l'Europa è intessuta di vangelo e di santi che l'hanno resa grande. Uomini e donne di epoche diverse, di culture diverse, di esperienze diverse, capaci di fare unità in Cristo delle proprie esperienze. La ricerca di Dio accomuna milioni di uomini e donne che in Europa hanno costruito, lottato, creduto. Fra i tanti i due fratelli che hanno evangelizzato i paesi dell'Est, inventandosi addirittura un alfabeto (il cirillico, appunto) per poter evangelizzare. Questo manca ai nostri burocrati europei: la voglia di sognare, di inventarsi modi e strumenti per costruire una storia, non solo un'economia (piuttosto instabile, peraltro!). E, in Italia, non possiamo non pregare anche san Valentino, vescovo di Terni, considerato patrono degli innamorati. Che bello il fatto che sia proprio un vescovo patrono di chi ama! A lui affidiamo coloro che si amano e coloro che, invece, sono feriti dall'avere amato male o le persone sbagliate...