Omelia (27-02-2014)
Paolo Curtaz


Coloro che si avvicinano alla fede spesso sono scandalizzati dal comportamento di noi discepoli di lungo corso. Perché siamo poco coerenti, perché siamo come i farisei, perché non viviamo ciò che annunciamo. E questa incoerenza diventa un muro, un terribile ostacolo e una pesante responsabilità che pesa (e tanto!) sulle nostre spalle. Siamo chiamati a conservare l'autentica Parola del Signore. Siamo invitati a non lasciare corrompere il messaggio del vangelo preservandolo con il sale. E la fede va purificata con il fuoco per potere essere credibili. Mettiamo sale in zucca, continua Gesù, conserviamo la fede, purifichiamola per non essere un muro che impedisce a chi cerca il Signore di incontrarlo. Non ci accada di essere di ostacolo ai piccoli. Meglio finire in fondo al mare con una macina legata al collo... Prendiamo molto sul serio la preoccupazione del Signore. Valutiamo sempre con obiettività il nostro comportamento e la nostra coerenza, soprattutto se abbiamo dei posti di responsabilità all'interno della comunità. Se a Gesù sta così a cuore questo aspetto, non siamo da meno nell'essere molto severi con noi stessi!