Omelia (05-03-2014)
Paolo Curtaz


Un gesto semplice e forte, quello dell'imposizione delle ceneri, per fare memoria di ciò che siamo. Inizia la quaresima, tempo dell'autenticità.
Un'altra quaresima, un'altra opportunità che ci doniamo per mettere ordine nelle nostre vite così spesso travolte dalle cose da fare, dalla quotidianità che ci riempie ogni spazio, ogni possibilità di condurre le nostre esistenze là dove avremmo voluto. No, non siamo vittime sacrificali della nostra civiltà, siamo uomini e donne liberi che ancora devono acquisire definitivamente una libertà interiore che ci permetta di vivere ogni situazione orientandola verso l'assoluto. La quaresima, allora, diventa ancora una volta l'occasione per fermarci e per guardare verso Dio, per poi guardare verso la nostra vita e vedere cosa ancora va purificato, cosa va mortificato, cosa va vivificato. Un tempo che ci diamo finché l'anima riesca a raggiungerci. E nel rito di oggi la Chiesa ci ricorda che fra cento anni saremo, tutti, solo polvere. Potenti, violenti, super-ricchi, arroganti, grandi campioni, starlette... Tutti solo polvere. E questo non per deprimerci ma per risvegliarci, per spingerci a vivere la nostra vita con intensità e verità, per sapere distinguere cosa ci costruisce e cosa ci distrugge, cosa ci è necessario e cosa è assolutamente superfluo. Buon cammino di conversione!