Omelia (08-05-2014)
Paolo Curtaz


Gesù tenta, con passione, di cambiare il cuore della folla che lo cerca a causa della moltiplicazione dei pani. Vuole con tutte le sue forze salvare queste anime perse nei propri piccini mondi interiori. E, nella sinagoga di Cafarnao, con intensità prosegue la sua riflessione sul pane di vita. È Dio che attira a lui, dice, è il Padre che ci cerca, che vuole raggiungerci. Ma non basta: se davvero cerchiamo Dio con sincerità, riconosciamo in Gesù il suo messaggero e ci mettiamo in ascolto della sua parola. Gesù ci racconta davvero chi è Dio, perché lui e il Padre sono una cosa sola, un unico legame. Non abbiamo più bisogno di cercare Dio: è lui che ci ha cercato e ci ha raggiunto in Cristo. Scoprire questa dimensione ci spalanca alla vita eterna che è la vita dell'Eterno. Vita eterna che non è, come talvolta pensiamo, qualcosa cha accade alla fine dei tempi, ma la vita dell'Eterno che sgorga in noi se lo lasciamo fare, se accettiamo che conduca la nostra vita. Nutriamoci del pane di Dio che è la sua Parola, la sua presenza, l'eucarestia, memoriale del risorto. Così facendo lasceremo finalmente scaturire in noi e realizzarsi la vita di Dio in noi.