Omelia (27-05-2014) |
Paolo Curtaz |
Certo che non è facile. Non è facile credere, essere testimoni, essere credibili, essere discepoli sul serio. Non solo qualche volta all'anno o nelle nostre chiese che diventano dei nidi rassicuranti. Certo, avete ragione: stiamo vivendo tempi in cui essere cristiani richiede tempra, in cui nessuno applaude se si vivono sul serio i valori del vangelo. A tempi duri il Signore chiede cristiani forti, motivati, determinati. Pacifici e pacificati ma non arrendevoli o omologati alla feroce logica del mondo. Lo Spirito ci sostiene nella lotta contro la tenebra e il male che portiamo in noi e che vediamo intorno a noi. Ed è lo Spirito che spalanca lo sguardo interiore, che permette agli uomini, a noi, di vedere il peccato che è il rifiuto di Cristo, e di riconoscere Gesù come l'inviato nel mondo e di leggere nelle vicende del mondo il dispiegamento della misericordia di Dio. Ci vuole fede, e tanta, per vedere nell'intricata e sanguinosa vicenda umana la tenerezza di Dio e solo lo Spirito ci permette di rintracciare il vero senso del dispiegarsi della storia. Invochiamo con fede il dono del Paraclito. |