Omelia (07-06-2014)
Paolo Curtaz


Pietro si preoccupa di Giovanni. È davvero misterioso questo brano. In teoria, ci dicono gli esegeti, questa conclusione serviva a rasserenare gli animi dei complottisti (allora come oggi) che immaginavano una specie di immortalità di Giovanni. Ma mi piace osare di più. Ci sono delle vite di fratelli che ci restano sconosciute. Percorsi che riguardano solo Dio, strade particolari che sfuggono alle nostre regole e alle nostre consuetudini. In questo senso leggere questo brano alla vigilia del giorno di Pentecoste ci ricorda che lo Spirito soffia dove vuole e non segue le nostre (legittime e sante) regole. Gesù risorto ci insegue, ci raggiunge anche dove non immaginiamo, alla fine di ogni sconfitta e delusione, come accade con Pietro. Mille storie, mille vite, mille fedi scaturiscono dall'incontro col Signore, anche attraverso percorsi non abituali. Lasciamo fare al Signore, sempre e non restiamo sordi agli appelli interiori dello Spirito Santo. Pensiamo, oggi, a "scrivere" il nostro vangelo, la nostra storia, riconosciamo, oggi, le grandi cose che il Signore fa in noi!