Omelia (04-05-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla liturgia del giorno
Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.

Come vivere questa Parola?
La logica del mondo è da sempre la stessa: creare spirito di aggregazione e di appartenenza visibile, omologare idee, pensieri, atteggiamenti, indurre desideri tutti uguali. Ed è così che nascono i ghetti, gli spiriti di parte, le sette e le esclusioni. Ogni fenomeno di massificazione implica necessariamente che qualcuno ne rimanga fuori; su quel qualcuno che non è del mondo, si concentrano allora gli odi collettivi. Ora Gesù ci avverte che Egli ci ha scelti dal mondo, cioè ci ha tratti fuori da questa logica, ci ha separati dalle folle, per formare persone che possano essere un popolo. Questa separazione dal mondo non consiste in una sorta di elitaria misantropia. Tutt'al contrario essa è l'essere resi diversi da ogni logica mondana, per poter acquistare lo spirito di Gesù che abbraccia tutti e non esclude nessuno. L'unità del popolo di Dio non è fondata su altro che sull'andare dietro a Gesù, che ci conduce fuori da tutti gli steccati e ci apre a tutti, cominciando proprio dai più lontani.

Oggi nella mia pausa contemplativa, rileggerò il modo di Gesù di avere a che fare con chi, pur non appartenendo ai suoi, scaccia demoni nel Suo nome (Mc 9,38-40). Chiederò al Signore di essere preservato da qualsiasi odio di parte, di essere al contrario tutto intriso dello spirito del Figlio che, conoscendo l'amore del Padre, si è fatto ultimo di tutti ed è morto per tutti i fratelli.

La voce di un mistico tedesco
Dio non si nega a nessuno. Prendi, bevi quanto vuoi e puoi! Sei libero di farlo: Tutta la Divinità è infatti il tuo convito.
Angelus Silesius