Omelia (24-05-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo. Come vivere questa parola? Può lasciarci perplessi una simile affermazione, eppure quanti cristiani ancora oggi non hanno la consapevolezza di questa misteriosa presenza nella loro vita. Sì, il Battesimo ci ha resi "tempio dello Spirito Santo". La Cresima ha confermato in noi questo dono. Ma quale rapporto abbiamo con la terza Persona della Santissima Trinità? Chi è per noi lo Spirito? Il tempo pasquale, il grande "giorno" del Risorto, si estende ad abbracciare l'arco di cinquanta giorni, per trovare il suo compimento proprio nella grande solennità della Pentecoste. L'evento pasquale trova qui la sua compiutezza. Più volte, durante la vita terrena e poi nelle varie apparizioni, Gesù aveva richiamato l'attenzione degli Apostoli su questo grande Dono, "il Dono" per eccellenza. Era arrivato a dire: "È meglio per voi che io me ne vada, perché se io non vado non verrà a voi lo Spirito Santo". Gesù dunque affronta la sua "ora" perché a noi sia donato lo Spirito. L'uomo, infatti, non può rinascere se non "dall'acqua e dallo Spirito". Stringere un forte rapporto personale con Lui non è quindi un optional. O si accoglie lo Spirito nella propria vita e ci si lascia da Lui guidare e plasmare, o si riduce il battesimo a un fatto anagrafico. Sì, il dono è stato fatto dal Padre. Il Sacramento ha impresso in noi il carattere indelebile di figli di Dio, ma è venuta meno la linfa vitale che lo rende operante. Proprio come dentro un reperto archeologico che documenta la ricchezza di civiltà ormai scomparse ma è assolutamente privo di vita. Per fortuna lo Spirito non si lascia imbalsamare e nel momento in cui gli spalanchiamo le porte Egli torna a irrompere in noi con tutta la sua vitalità, operando quelle trasformazioni meravigliose che chiamiamo conversioni. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò: chi è per me lo Spirito Santo? Quale spazio gli riservo nella mia vita? Chiederò quindi aiuto a Maria, "l'Ausiliatrice", Colei che si è lasciata totalmente possedere dallo Spirito: Maria, aiuto di quanti confidano in te, donaci di spalancarci all'azione dello Spirito perché la vita nuova che ci è stata donata esploda in tutta la sua pienezza e dia quei frutti di santità che il Padre si attende. La voce di un Vescovo Maria ha veramente consegnato la vita allo Spirito Santo, ha lasciato che Egli la invadesse con la sua potenza, con la sua santità, con la sua forza. Nel suo essere così abbandonata allo Spirito, è stata totalitaria, non ha fatto le cose a metà. Mons. Anastasio Ballestrero |