Omelia (23-07-2014)
Paolo Curtaz


Santa Brigida è una delle co-patrone dell'Europa. La Chiesa continua a proporre all'Europa delle monete l'ideale (piuttosto inascoltato) della conversione e della santità.
Si discute spesso sul ruolo della donna nella Chiesa. È indubitabile che la visione maschile e sessista della Chiesa ha spesso condizionato il ruolo della donna presente nel Vangelo e nella prima comunità, recuperando ciò che Gesù aveva chiaramente cambiato. Ma è anche vero che, nonostante questo, lo Spirito Santo ha suscitato carismi e doni femminili all'interno della Chiesa nonostante l'imperante maschilismo. È il limpidissimo caso della svedese trecentesca Brigida: regina, madre di otto figli, monaca, evangelizzatrice e mistica. Una figura straordinaria che accese di passione mezza Europa, sintetizzando in sé le qualità della madre e della monaca, capace di tenere testa a principi abati che amavano più le armi della regole, come scrive e vescovi poco inclini al vangelo. La sua passione per il vangelo la spinse a voler fondare un monastero misto in cui la badessa, immagine della Madonna, avrebbe dovuto sovrintendere anche al ramo maschile. Della cosa, ovviamente, non se ne fece nulla ma sopravvisse il ramo femminile. Brigida insegna alla parte maschile della Chiesa l'urgenza di dare il giusto ruolo alla femminilità e alla nostra rissosa Europa il gusto della santità.