Omelia (26-07-2014) |
Paolo Curtaz |
Quanta saggezza in Dio! Noi vorremmo fare come i contadini della parabola: pieni di zelo vorremmo estirpare le erbacce dal buon campo di grano, ammirare il biondeggiare delle spighe pensando già al raccolto. Ma non è così: chi fa il contadino sa bene che richiede fatica e costanza la coltivazione, che bisogna sempre combattere contro una natura ostile che vuole riprendersi quanto le strappiamo per il nostro fabbisogno. Così nella nostra vita spirituale; come vorremmo presentarci a Dio circonfusi di santità e di ogni virtù! Ora che abbiamo incontrato il vangelo, come vorremmo imitare le azioni eroiche dei santi e dei martiri! L'uomo vecchio, invece, continua ad abitare accanto a noi e spesso facciamo l'esperienza di un combattimento interiore che ci spinge a fare ciò che non vorremmo e che ci fa del male. È saggio, Dio, e ci invita a non voler essere troppo precipitosi: zizzania e grano convivono, in noi e nel mondo. Quando sarà il momento, quando le spighe saranno sufficientemente grandi, potremo fare le opportune cernite. Ma, e quanto mi piace questa annotazione!, corriamo il rischio di strappare le spighe. Viviamo nel discernimento e nella pazienza. |