Omelia (20-08-2014)
Paolo Curtaz


Quanto è grande il nostro Dio? Ci concede di lavorare nella sua vigna, il mondo. Non solo: esce diverse volte durante la giornata per assumere dei braccianti a giornata, anche alla fine del giorno, quando è ormai inutile la loro presenza. Ma non vuole umiliarli, fare l'elemosina. Dio sa bene (il nostro capitalismo molto meno!) che il lavoro ci dona dignità, mantenere se stessi e la propria famiglia è fondamentale per ciascuno di noi. Lavorano nel campo anche solo un'ora, per dimostrare gratitudine verso questo folle padrone che mantiene i disoccupati con garbo. Ma questa generosità non è la stessa degli operai della prima ora i quali, vedendo dare un denaro agli ultimi, pensano di ricevere di più. Ma, una volta pagati, non chiedono ciò che pensano, ma chiedono di abbassare lo stipendio agli operai dell'ultima ora. Un denaro è la somma minima per mantenere una famiglia. Chiedono per gli altri la fame. No, non farà così il padrone, addolorato e indurito dalla pochezza interiore degli operai della prima ora. Noi, che abbiamo la fortuna di lavorare nel campo del Signore da tanto tempo, non facciamo lo stesso errore.