Omelia (09-09-2014) |
Paolo Curtaz |
Luca è l'unico che aggiunge questo particolare, e non di poco conto: prima di scegliere il gruppo dei dodici Gesù ha passato l'intera notte a pregare. Un gruppo che avrebbe dovuto seguirlo più da vicino, essere istruito, aiutarlo, preparagli la strada dell'annuncio. Gli evangelisti non sono concordi nella lista dei nomi, quello che conta è che siano dodici, richiamando le tribù di Israele, come ad indicare un nuovo Israele. Ma il dettaglio della preghiera, piuttosto caratteristico in Luca che spesso racconta l'atteggiamento orante di Cristo prima delle decisioni più importanti, ci sbalordisce. Ma come, dopo un'intera notte di preghiera Gesù sceglie quei dodici? Leggete bene: alcuni di loro li conosciamo. Sono persone diverse per cultura e temperamento, alcuni del tutto impreparati, altri abituati più al lavoro manuale che alla predicazione... Gesù mette insieme pescatori con pubblicani, atei con credenti zelanti, progressisti con conservatori. E tutti, da subito, mostreranno il loro evidente limite, la loro fatica, il loro peccato. Delle due l'una: o Gesù ha fatto cilecca con la sua preghiera o noi dobbiamo rivedere la nostra irreale idea di Chiesa... |