Omelia (10-09-2014) |
Paolo Curtaz |
Riecco la pagina delle Beatitudini: la carta costituzionale del Regno, il manuale di comportamento del discepolo, il libretto di istruzioni per la felicità... Quasi sempre dimenticate da noi cattolici, ancora ben legati al Decalogo del primo testamento, rischiamo di perderci una delle indicazioni più importanti del Signore Gesù. Oggi di quella pagina leggiamo la stringata versione di Luca che, diversamente da Matteo, riduce le beatitudini da otto a quattro, aggiungendovi, però, quattro "guai" che non sono delle maledizioni (nella Bibbia non esistono formulari di maledizione ma solo di benedizione!) ma un monito a chi non vive le indicazioni del Maestro. Come a dire: io vi indico questa strada per la felicità, se vi incamminate dalla parte opposta non la raggiungerete mai! Inoltre le declina alla seconda persona plurale: "voi". Gesù guarda negli occhi le persone che ha davanti e vede che sono poveri, affamati, scoraggiati, perseguitati e da subito li rassicura, li incoraggia, li ama. Le sue parole sono dirette, efficaci, toccano il cuore di chi lo ascolta. Come tocca il nostro cuore, chiamati a diventare ancora protagonisti di questa pagina. |