Omelia (10-11-2014)
Paolo Curtaz


Sono tre detti che provengono direttamente dalle labbra di Gesù e che Luca inanella in un breve paragrafo. Evidentemente di Gesù: nessun apostolo sano di mentre se li sarebbe inventati. Parole forti, collegate le une alle altre. Lo scandalo, anzitutto: se non vigiliamo su noi stessi, se prendiamo la fede sottogamba corriamo il rischio di scandalizzare chi si sta avvicinando alla fede. E Dio solo sa quanto scandalo abbiamo dato negli ultimi decenni come Chiesa! Certo, per un prete che sbaglia mille continuano con fedeltà e passione evangelica la propria missione. Ma anche quell'uno è di troppo. E, aggiunge subito il Signore, lo scandalo peggiore che possiamo dare è l'assenza di perdono e di misericordia, una fede che diventa impietosa... anche con chi ha dato scandalo! Alla fine di tutto è la compassione a prevalere, a rendere credibile il nostro percorso di fede. Guai a scordarci questa grande verità! Perdonare non è facile, a partire dal perdonare noi stessi. Ecco perché abbiamo bisogno di fede, fede che non può essere uno sforzo sovrumano, ma che è accoglienza dell'opera di Dio in noi.