Omelia (17-11-2014) |
Paolo Curtaz |
Passa Gesù il Nazareno. Il cieco, Bartimeo secondo san Marco, siede ai bordi della strada per riuscire a racimolare qualche spicciolo dai pellegrini che affrontano l'ultima salita che li separa dalla città Santa. È ai margini, fuori dalla città, dipende totalmente dagli altri che, peraltro, non lo guardano con commiserazione ma con sdegno perché punito dalla cecità a causa dei suoi peccati. Ma sente che qualcosa si muove e chiede. Passa Gesù il Nazareno, questo gli dice la folla. Vi viene in mente una migliore definizione di Chiesa? La Chiesa è l'insieme dei discepoli che dice a tutti i ciechi che sono ai margini della società: Passa Gesù il Nazareno. Questo dobbiamo annunciare ad ogni uomo, che Dio passa, che è sulla nostra strada, che lo possiamo incontrare. E che ci guarisce nel profondo, ci toglie dalla cecità in cui siamo sprofondati, che ci toglie dalla condizione di mendicare. Passa Gesù il Nazareno, anche nella nostra vita, ancora in questa giornata. Siamo chiamati ad accorgercene, ad accoglierlo, ad ascoltarlo, a lasciare che, oggi e sempre, ci doni la luce per raccontare a tutti coloro che incontriamo, mendicanti come noi, che Dio ci viene incontro. |