Omelia (26-11-2014)
Paolo Curtaz


È un mistero che ci lascia interdetti e spaesati... come può l'uomo essere così violento? E prendersela, in particolare, con le persone più miti? Eppure così è successo, anche nella storia del cristianesimo, punteggiata da momenti di feroce persecuzione. E oggi è uno di questi momenti, un tempo delicato in cui la fede nel Nazareno è diventata quella più osteggiata e perseguitata nel mondo. Purtroppo anche i cristiani, nel passato, sono stati feroci persecutori, tradendo lo spirito del Vangelo, rinnegando il messaggio del Signore Gesù. Ma, ora, siamo noi dalla parte dei perseguitati. In alcuni paesi il fatto stesso di frequentare una messa diventa un rischio di morte! Eppure, come bene diceva Tertulliano, il sangue dei martiri è seme per nuovi cristiani. Quasi sempre la nostra appartenenza al cristianesimo è tranquilla e l'unico rischio che corriamo è qualche presa in giro per il fatto di essere dei bigotti o dei baciapile. Ma, Dio non voglia, è possibile che un giorno dovremo rendere a Cristo una testimonianza più forte. Chiediamo, da ora e ogni giorno, di avere in noi la fede dei martiri, la passione dei santi, il fuoco interiore che ci permetta di mettere il vangelo al di sopra di tutto!