Omelia (19-12-2014)
Paolo Curtaz


La nascita di Gesù. In Luca, viene preceduta da un lungo racconto concernente il concepimento miracoloso e la nascita di Giovanni. Luca ci tiene a mettere in parallelo le due annunciazioni e le due nascite: se per Giovanni, l'ultimo dei profeti, il clima è tutto vetero-testamentario con tanto di sacerdoti, tempio e incensi, per Gesù il luogo dell'incontro è la piccola casa-grotta di Nazareth. Natale segna una svolta, un cambiamento radicale di mentalità e di incontro. Non abbiamo più necessità dello spazio sacro ora che il Santo ha sacralizzato ogni luogo. Dio interviene con Zaccaria attraverso un angelo (piuttosto di malumore, sembrerebbe). Un attimo di incertezza del povero levita gli costa un bel periodo di silenzio per meditare su quanto sta succedendo. Dio interviene sempre nelle nostre vite e le rende feconde. Fecondità che non significa necessariamente generare qualcuno alla vita, ma generarlo alla speranza. Sarebbe bello se, in occasione di questo Natale, prendessimo il proposito di generare vita là dove siamo, con le persone che incontriamo, con la nostra piccola vita...