Omelia (01-01-2015) |
Paolo Curtaz |
Commento su Luca 2,16-21 Un anno nuovo, con le sue speranze e le sue contraddizioni. La Chiesa osa proporre come modello di vita la figura di Maria, la prima fra i discepoli, colei che ha fatto del tempo donatole un capolavoro. Maria ha rappresentato un importante punto di riferimento nel percorso dei cristiani lungo la storia. Prima ad avere accolto la Parola, che in lei si è fatta volto in Cristo, da madre è dovuta diventare discepola del Figlio. Per prima ha iniziato un percorso che l'ha fatta crescere, da Nazareth a Gerusalemme, fino a diventare la referente della primitiva comunità. Ancora lei, oggi, ci viene proposta come compagna di viaggio e modello e, in particolare, siamo invitati ad imitarne l'atteggiamento silenzioso di riflessione e meditazione. Maria, davanti agli eventi della nascita di Gesù, dell'arrivo dei pastori e dei magi, medita tutte queste cose conservandole nel suo cuore. Letteralmente, come scrive Luca, mette insieme i pezzi, fa unità degli eventi. L'anno che sta arrivando sarà, come ogni anno, pieno di luci e di ombre, di eventi positivi e di grandi fatiche. Ma se sapremo, come ha saputo fare Maria, tenere insieme i pezzi alla luce del grande progetto che Dio ha su ciascuno di noi, allora sarà un tempo di grazia, giorni colmi della silenziosa ed intensa ricerca di Dio e della felicità. |