Omelia (07-01-2015)
Paolo Curtaz


L'inizio della predicazione di Gesù, a Nord, avviene dopo l'arresto di Giovanni Battista. Gesù capisce che non tira una buona aria per i profeti e si rifugia in un territorio considerato dai giudei un luogo di pagani, di meticci, impuro e lontano dall'osservanza della Legge. Matteo, tenero, annota che questa scelta realizza una profezia: le prime tribù a cadere sotto la dominazione assira, Zabulon e Neftali, avvenuta da più di sette secoli, diventano le destinatarie dell'annuncio del Vangelo. Da un evento negativo, l'arresto di Giovanni, scaturisce un evento positivo, l'annuncio del Regno a partire dalla periferia della Storia. Così accadrà anche con la primitiva comunità cristiana che, costretta a fuggire da Gerusalemme dopo il martirio dell'apostolo Giacomo, avrà l'opportunità di far uscire l'annuncio del risorto dalle mura della capitale. Spesso gli eventi negativi non sono come appaiono, spesso sono portatori di novità e di sorpresa. Ricordiamocelo quando viviamo momenti difficili e ci lasciamo trascinare dallo scoraggiamento. L'essenziale è fissare lo sguardo sull'essenziale, su quel Regno che Gesù viene ad inaugurare e che ci coinvolge.