Omelia (14-01-2015)
Paolo Curtaz


Non è più la sinagoga il luogo dell'incontro con Dio, ma la casa. La casa di Pietro, qui, che diventa il luogo dell'accoglienza. E dalla soglia - nuovamente un confine! - Gesù proclama la Parola e guarisce. La nostra è una fede che annunciamo dalla soglia, che va incontro alle persone, senza aspettare che vengano in sacrestia!, che raggiunge le persone fuori dai ristretti recinti del sacro in cui, troppe volte, abbiamo rinchiuso Dio. Il cortile è il luogo dell'annuncio ed è lì che Gesù vuole essere portato: nel nostro ufficio, scambiando due battute alle fermate del bus o con la cassiera del supermercato. Una catechesi occasionale che non necessita di grande preparazione ma di una grande passione e di un grande cuore. La suocera di Pietro, guarita, si mette a servire il Maestro. Anche noi siamo stati guariti per servire, non per crogiolarci nella nostra immensa fortuna di avere incontrato il vangelo sulla nostra strada. Il segreto della passione di Gesù è la preghiera intima e intensa che illumina le sue giornate. E quando Pietro vuole "rapire" Gesù, tenerlo per sé, il Signore lo obbliga ad andare verso altre soglie, altri confini.