Omelia (22-01-2015) |
Paolo Curtaz |
La folla raggiunge Gesù, anche da lontano, anche dai territori pagani. La sua fama si è diffusa, molti accorrono per ascoltare la sua parola e per essere guariti. Ancora oggi è così: là dove la gente spera di trovare una parola che li aiuti e li guarisca si radunano molte persone affamate e assetate di senso. Anche dalle nostre parti ci sono dei luoghi che sono diventati dei punti di riferimento per coloro che cercano la pace del cuore. Gesù non respinge la folla, accoglie tutti e a tutti dona se stesso, il suo tempo, la sua attenzione. Le persone si sentono accolte e amate, gioiscono e si convertono. Il Maestro chiede ai suoi di tenergli pronta una barca, per non essere schiacciato dalla folla. Per poter ascoltare e guarire anche noi dobbiamo porre delle distanze, non lasciarci travolgere dalle emozioni ma conservare uno spazio per poter giudicare le situazioni con quanta maggiore obiettività. Teniamo la barca della nostra vita, oggi, a disposizione del Signore: chissà che non abbia bisogno di noi, del nostro tempo, dei nostri doni per poter annunciare meglio la Parola a quanti incontreremo sulla nostra strada! |