Omelia (23-01-2015) |
Paolo Curtaz |
Gesù ha bisogno di avere delle persone che stiano con lui per condividere la sua missione e chiama a sé quelli che vuole. La sua è un'iniziativa libera, una proposta che mette in gioco la libertà di chi riceve l'invito a seguirlo. Così nasce la Chiesa: attraverso la preghiera, la meditazione, la predicazione, riceviamo la proposta che il Signore fa ad ogni uomo di diventare suo discepolo. E la Chiesa esiste per una ragione ben precisa, come ci ricorda Marco: per stare con lui, col Signore, per annunciare la buona notizia della presenza di Dio, il vangelo, e per cacciare i demoni, cioè quel che ci lacera e ci divide. La Chiesa non è una organizzazione religiosa, una holding del sacro ma la compagnia di coloro che, chiamati, hanno seguito le parole del Signore. L'elenco dei primi dodici compagni di Gesù, un numero simbolico che indica la totalità e che rimanda alle dodici tribù di Israele, ci ricorda che la ricchezza della Chiesa è la diversità di coloro che la compongono: persone meravigliosamente uniche che realizzano, ognuno nella propria sensibilità, l'unica chiamata del Signore. Ricordiamocelo quando, anche nella Chiesa, vogliamo imporre il nostro punto di vista! |