Omelia (04-02-2015) |
Paolo Curtaz |
Lo stupore e la meraviglia caratterizzano questo racconto. Sono stupiti i concittadini del Maestro che si interrogano sulla sua sapienza. È meravigliato e addolorato il Signore per il netto rifiuto della sua predicazione fra i suoi famigliari e parenti. È così: facciamo tanta fatica a vedere con sguardo nuovo le persone che ci stanno accanto, di cui presumiamo di conoscere ogni aspetto. Facciamo tanta fatica ad accogliere la Parola senza giudicare chi la pronuncia, come se la validità della stessa fosse necessariamente legata alle labbra di chi la proclama... Ha ragione, il Signore: spesso non accogliamo il messaggio del Vangelo perché ci fermiamo all'apparenza, spesso dimessa e incoerente, di chi lo annuncia e opponiamo resistenza all'ascolto (nemmeno alla conversione!) trincerandoci dietro i nostri possenti pregiudizi. E se abbiamo accolto il Vangelo nella nostra vita sappiamo quanto sia difficile condividerlo proprio con le persone che amiamo, che ci stanno accanto. Animo, allora, non scoraggiamoci! Anche al Signore è capitato di non essere ascoltato. Piuttosto, stiamo attenti ad accogliere ogni sua Parola, comunque ci raggiunga. |