Omelia (16-05-2002) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Come vivere questa Parola? Tutta la pericope del vangelo odierno ci afferra in grandissima profondità. Il soffermarci su questa espressione della preghiera di Gesù al Padre ci fa prendere consapevolezza di una realtà che spesso a noi sfugge, o che possiamo equivocare. La gloria che il Padre ha dato a Gesù è quella di cui Gesù dice che il Padre gliel'ha data perché lo "ha amato prima della creazione del mondo". E' dunque una realtà d'intensissimo amore; eppure, come già è stato sottolineato in questi giorni, è la gloria dell'incredibile abbassamento del Verbo che, come dice San Paolo, "svuotò se stesso" del potere divino, per abbracciare l'ignominia della croce. La gloria di Gesù, dunque, che pur giunge allo splendore della risurrezione anche a nostro conforto, non si allinea affatto con la gloria mondana. Per ottenere la gloria, gli uomini non si arroccano forse sul loro "ego", creando divisioni con tutti quelli che glielo impediscono? Invece la gloria di Gesù, che è tutto il suo amore di estrema donazione, è l'opposto: crea l'unione. Addirittura un'unione simile a quella della Trinità Santissima. Oggi, più che mai invoco lo Spirito Santo, perché mi apra gli occhi del cuore sul dono della gloria che il Padre dà a Gesù e Gesù dà a me. E' la gloria che mi apre a tutti, che mi fa accogliere il ricco come il povero, che mi rende forte solo di una cosa: l'amore del Padre e del Figlio nello Spirito Santo. Trinità di amore viva e operante in me. "L'amore col quale mi hai amato sia in essi e io in loro, e loro siano uno in noi". Così capisco bene di non essere "un'isola", ma un "ponte"; un'entità di coesione, comunionale. Perché ciò che conta è l'amore. La voce di un Padre apostolico Dovete formare un solo coro, prendendo tutti la nota da Dio, concertando nella più stretta armonia, per inneggiare a una voce al Padre per mezzo di Gesù Cristo; egli vi ascolterà e riconoscerà, dalle vostre opere, che voi siete il canto del suo Figlio. Sant'Ignazio di Antiochia |