Omelia (05-06-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno La notte seguente venne accanto a Paolo il Signore e gli disse: "Coraggio! Come hai testimoniato per me a Gerusalemme, così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma". Come vivere questa parola? A Gerusalemme, nella gradinata del tempio, comincia la passione dell'Apostolo Paolo. Vessato dalla folla e incalzato dalle autorità giudaiche per la sua fede in Cristo Gesù, a cui rende pubblica testimonianza, egli viene arrestato dai Romani e rinchiuso nella fortezza Antonia. Le accuse gratuite e calunniose, simili a quelle mosse a Stefano, gli danno occasione di raccontare al popolo la sua conversione e proclamare la risurrezione del Signore: giudeo zelante, sarebbe rimasto tale – dice - se Dio non avesse voluto diversamente per una chiara e irresistibile volontà manifestatagli sulla via di Damasco. Ora, avendo agito «in perfetta buona coscienza» per rimanere fedele alla volontà di Dio, affronta la prima notte di prigionia. Ma il Signore non lo lascia solo. «Gli venne accanto», riferisce l'evangelista Luca, «e gli disse: "Coraggio!"». Questa è una delle tre 'apparizioni d'incoraggiamento' che sosterranno l'apostolo nella persecuzione. Cosa infatti può dar animo e rafforzare il cuore se non la certezza di essere dalla parte di Dio? Paolo stesso, scrivendo ai Romani, dirà: «Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati». Anche a te, nella notte della prova, quando la fedeltà al Vangelo diventa faticoso entrare nel regno di Dio attraverso la porta stretta di una radicalità esigente, quando la Sua volontà t'impone di morire a te stesso, alle tue ragioni, ai tuoi sentimenti, per far prevalere un bene più grande e duraturo, il Signore sussurra: "Coraggio!", e ti sta accanto amorevolmente stendendo la sua destra, nel prodigio di un amore compassionevole e forte. Questo coraggio oggi, nel mio rientro al cuore, chiederò al Signore perché la mia vita sia integra, interiormente trasformata dalla sua presenza, luminosa, capace di far trasparire la sua gloria, perché il mondo sappia che Lui mi ha amato e mandato a far conoscere il suo nome. Pregherò: Padre, tu sei in me ed io in te per la potenza della tua infinita misericordia. Che io creda, e in questa fede scaraventi ogni riserva dubbio paura per essere umile dimora della tua gloria. Non importa se dovrò soffrire e morire a me stesso, purché tu mi stia accanto nella prigione a cui talvolta mi costringe l'ego indomito o l'incomprensione di chi ancora non ti conosce abbastanza. La voce di una fondatrice del XX°secolo 'Voi non siete nulla e Lui è tutto! Siate miti e buone, mentre spesso ci si pente del contrario. Abbiate lo spirito e il cuore larghi come il mondo...Date ad ogni cosa il suo vero valore. Guardate sempre molto in grande, molto in alto, molto in largo! Le cose più piccole possono divenire molto grandi a causa dell'amore' Piccola Sorella Magdeleine |