Omelia (18-03-2015)
Paolo Curtaz


Gesù ha guarito il paralitico alla piscina in giorno di sabato e questa guarigione è sorgente di una feroce disputa con i farisei. Per difendere il suo operato Gesù porta tre testimonianze: quella di Giovanni Battista che lo ha accolto e riconosciuto come il Messia inviato da Dio, quella delle opere che egli compie, i segni che opera, e la Scrittura che parla di lui. Così anche per noi oggi: per accogliere il messaggio di Gesù possiamo fidarci della testimonianza di chi, come il Battista, ci indica il Signore presente nel mondo. I tanti uomini e donne di Dio che ancora oggi profetizzano. E possiamo fidarci delle opere che questi uomini e queste donne compiono: milioni di persone che nel nome del Signore cambiano la loro vita, si piegano sulle ferite dell'umanità, soccorrono gli ultimi, testimoniano anche con la vita la loro fede. E possiamo, ancora, metterci finalmente a conoscere e studiare la scrittura per riconoscere in essa il messaggio che Dio continuamente dona ad ogni uomo e ogni donna che cerca senso e verità per la propria vita. Fidiamoci di testimoni così credibili e convertiamoci, infine.