Omelia (12-05-2005)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
La notte seguente venne accanto a Paolo il Signore e gli disse: "Coraggio! Come hai testimoniato per me a Gerusalemme, così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma".

Come vivere questa Parola?
Il tema della persecuzione contro i cristiani è una costante nel Libro degli Atti. Chi segue Cristo sa di dover affrontare tensioni e conflitti. Ma è altrettanto consapevole di ricevere da Lui coraggio e consolazione. L'esperienza di Paolo ne è la conferma. Relegato in carcere, dopo aver rischiato il linciaggio per aver testimoniato la sua fede nella risurrezione dei morti, di notte, come un fiotto di luce nel buio, "gli venne accanto il Signore" dicendogli: "Coraggio!...è necessario che tu mi renda testimonianza".
L'esperienza della persecuzione, nell'ottica della fede, non è dunque un incidente di percorso, ma un'opportunità provvidenziale per rendere testimonianza. Anzi, di più: una necessità pregna di mistero, come di mistero è avvolto lo scandalo della croce. Per cui soffrire in nome di Cristo è come fecondare la terra del cuore perché germogli la vita di Dio, trasfigurata dall'amore. Guai dunque se considerassimo il dolore e la prova come una sorta di materiale di scarto, senza alcun valore. In ogni avversità affrontata con coraggio e in ogni lacrima raccolta fedelmente nel vaso di creta della nostra fragile umanità, c'è infatti la forza dirompente della grazia che conduce verso orizzonti di bene più grande e duraturo. Questa è la nostra fede: non c'è notte, non c'è calvario che non prefiguri l'alba della risurrezione!

Oggi, nel mio rientro al cuore, chiedo al Signore il coraggio di saper affrontare le inevitabili prove della vita senza vanificarle col subirle in stoica fierezza o con sterile vittimismo.

Il mistero della croce dia senso e trasfiguri le mie piccole e grandi sofferenze, mentre con gioia accolgo la consolazione che mi viene dall'averti accanto nella notte della prova.

La voce di una religiosa con fondatrice dell'Istituto delle FMA
Siamo del Signore. Prendiamo tutto dalle sue mani: le ingiurie, l'appetito, e anche la fame...fatevi coraggio e consolatevi...il Signore farà di voi grandi cose.
Maria Domenica Mazzarello