Omelia (11-05-2015) |
Paolo Curtaz |
Solo lo Spirito ci può aiutare a capire quello che succede. Solo lui ci aiuta in questo momento così faticoso per le comunità cristiane perseguitate. Quando parliamo di martiri, normalmente, pensiamo ai primi cristiani che devono fuggire dall'editto dell'imperatore romano, ai terribili giochi pubblici che vedevano i discepoli sbranati dalle belve, alle torture inflitte a molti... Dobbiamo aggiornare il nostro triste immaginario: è il secolo in cui viviamo il più violento nei confronti dei cristiani! In molti paesi, dall'Asia all'Africa, i cristiani sono oggetto di persecuzione e di morte. E molti dei persecutori, come profetizzato dal Signore, pensano di agire per conto di Dio: dagli islamici radicali, i quali, evidentemente, non conoscono il Corano, agli induisti... La fede e il fanatismo, purtroppo, rischiano di creare torbide alleanze. Anche alla Chiesa è successo, in passato, e dobbiamo vigilare per restare fedeli al Vangelo. Preghiamo per i nostri fratelli perseguitati e portiamo pazienza se, a scuola, in casa, in ufficio, riceviamo qualche battuta caustica per la nostra appartenenza a Cristo... |