Omelia (08-07-2015) |
Paolo Curtaz |
Matteo sostiene che il gruppo dei Dodici è stato scelto e formato in modo particolare per le pecore perdute della casa d'Israele. A volte abbiamo l'idea errata e approssimativa di un Gesù venuto a cambiare radicalmente la fede di Israele. Non è così: ebreo di nascita e di formazione, Gesù ha vissuto la sua missione come rivolta essenzialmente al popolo dell'alleanza. Ma non in maniera settaria od esclusiva, così come originariamente previsto dalla Bibbia. Israele è stato scelto da Dio per essere il popolo guida dell'intera umanità, per raccontare ad ogni civiltà e cultura il vero volto del Dio che lo aveva scelto. Ragioni storiche e chiusure umane avevano svilito e ridotto questo ruolo ad una strenua difesa di una fede monoteistica, incomprensibile alle altre culture. Gesù è venuto per compiere non per distruggere. Analogamente, siamo chiamati a vivere in questa Chiesa, in questo tempo, portando a compimento il suo progetto senza snobbare gli altri fratelli, senza sentirci migliori. Come Gesù è stato capace di rinvigorire la fede del popolo ebraico, la prima Chiesa era nella sua interezza composta da ebrei!, Così anche noi siamo chiamati a rinvigorire la Chiesa in cui siamo... |