Omelia (17-07-2015)
Paolo Curtaz


Eppure è tutto molto semplice: difficile interpretarlo in maniera diversa. Basta leggere attentamente il Vangelo, accoglierlo così com'è, farsi destabilizzare dalla sua forza profetica. Gesù davanti all'ottusità dei farisei che lo seguono per segnalare ogni sua incoerenza riguardo ai precetti della Legge dice con forza che non è la Legge il cuore dell'incontro con Dio. È la misericordia il centro della nostra fede, il cuore pulsante del messaggio cristiano. La religione non è, come purtroppo ancora molti si ostinano a credere, una serie interminabile di obblighi da rispettare, ma l'incontro gioioso con Dio che ti spinge a cambiare vita, dalla tenebra alla luce. La misericordia non è una vaga emozione o un inutile atteggiamento buonista che fa finta di non vedere gli sbagli, ma, piuttosto, l'atteggiamento di chi, come Dio, guarda alla miseria col cuore, cioè di chi non si scandalizza davanti al peccato, ma di chi si ingegna per aiutare il peccatore a riconoscere la propria ombra e a superarla. Dobbiamo ammetterlo: spesso non abbiamo capito cosa significhi la misericordia. Chiediamo al Signore di insegnarcela.