Omelia (22-07-2015)
Paolo Curtaz


Oggi la Chiesa celebra con gioia la santità di una delle prime discepole del Signore: Maria di Magdala, diventata il simbolo della misura della misericordia divina.
Tre figure si riassumono in Maria Maddalena, in una di quelle buffe situazioni in cui l'inesperienza degli uomini e la mancanza di spirito critico hanno fatto un po' di confusione, fin dai primi secoli cristiani. La prima donna coinvolta è Maria di Magdala, di cui Luca dice che Gesù la liberò da sette demoni, senza ulteriori specificazioni. Alcuni Padri della Chiesa pensarono che si trattasse della prostituta entrata in casa di Simone il fariseo e che aveva pianto calde lacrime sui piedi di Gesù. Ma poiché quel racconto è ripreso da Giovanni che lo pone a Betania e aggiunge l'unzione con il nardo prezioso ad opera di Maria sorella di Lazzaro, ecco che le tre donne si sono come "fuse" nel personaggio collettivo di Maria Maddalena, prostituta pentita, sorella di Marta e Lazzaro, presente sotto la croce e prima destinataria dell'annuncio della resurrezione! Tant'è: la Chiesa accoglie questa confusione, indicando la Maddalena come colei che, più di ogni altro, ha sperimentato la compassione e la tenerezza del Signore Gesù. A lei oggi affidiamo soprattutto coloro che vivono in una profonda aridità interiore.