Omelia (18-08-2015)
Paolo Curtaz


Il giovane ricco se n'è andato: non se l'è sentita di lasciare ciò che aveva, il suo desiderio di Dio non è sufficiente per superare le proprie paure. Gesù ne è rimasto spiazzato, addolorato. Commenta ad alta voce di come la ricchezza diventi un gran peso, alle volte. Là dove la ricchezza non è una questione di spessore del portafoglio, ma del cuore. Possiamo essere liberi, anche se abbiamo a disposizione parecchie risorse, oppure legati mani e piedi al poco che abbiamo. L'attaccamento al denaro, non importa quanto, ci impedisce di crescere nella conoscenza di Dio. Gli apostoli, che hanno ascoltato il lamento del loro Maestro, si interrogano e Pietro osa: noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito. Tenerissimo Pietro! Forse lo fa per rassicurare Gesù. Certamente per rassicurare se stesso. E Gesù lo incoraggia: chi ha avuto il coraggio che il giovane ricco non ha avuto, riceverà cento volte tanto. Ha ragione, il Signore, è leale e corretto: seguire il Vangelo radicalmente ci porta a scoprire cento volte tanto. Pensiamo, oggi, a quante cose abbiamo ricevuto seguendo il Signore Gesù!