Omelia (04-09-2015)
Paolo Curtaz


Quanto è difficile staccarsi dalle nostre abitudini religiose! Anche quelle apparentemente sane e sante... Anche quelle cattoliche e che ci hanno insegnato. Non basta sovrapporre la novità del Vangelo a ciò che pensiamo di credere: ci è necessaria un'autentica conversione del cuore, un cambiamento radicale che non sempre siamo disposti a fare. Accogliere il Vangelo così com'è, metterlo in relazione con la nostra vita, con le nostre convinzioni, significa assumere un atteggiamento di umiltà, di ascolto, di discepolato. A volte ci irrigidiamo nelle nostre posizioni che ci derivano dall'abitudine: quanto è difficile cambiare qualcosa in una parrocchia! E, badate, non si discute mai dei massimi sistemi, della carità da rendere più operosa, della presenza sul territorio dei cristiani... ma degli orari delle messe e dei vestiti della prima comunione. Vale la pena interrogarsi e cambiare atteggiamento: siamo invitati alle nozze dell'agnello ed è lui il centro e il cuore del nostro agire. Con coraggio e verità lasciamo che sia la Parola di Dio a determinare le nostre scelte pastorali e non viceversa...