Omelia (16-09-2015)
Paolo Curtaz


Ha ragione il Signore, assolutamente. Siamo come dei bambini viziati, mai contenti di ciò che accade, sempre pronti a lamentarci di tutto e di tutti, ovviamente anche di Dio. Pronti a fare l'elenco della cose che non funzionano, di come Dio dovrebbe amministrare il nostro piccolo pianeta e, principalmente, la nostra vita. Anzi: alcuni, in fondo, pensano che se la nostra vita è piena di soddisfazione e di successi allora Dio è buono. Se invece inciampiamo da un ostacolo all'altro, allora Dio non esiste o è malvagio. Se la smettessimo di frignare! E di mettere il nostro piccolo ego ipertrofico al centro di ogni scelta! Gesù è accusato di essere poco mortificato, poco credibile come profeta. Non come il Battista, lui sì!, consumato dal digiuno e dal vento del deserto. Solo che, a suo tempo, proprio il Battista era continuamente criticato per i suoi eccessi. Così succede anche nelle nostre comunità: siamo sempre in ritardo di un parroco, di un vescovo, di un papa... quello di prima sì che era meglio! Insomma, amici, proviamo a crescere, una buona volta e a diventare adulti nella fede!