Omelia (18-09-2015) |
Paolo Curtaz |
Tre versetti fuggiti ad ogni censura maschilista. Anche di quella clericale che, dopo i primi secoli, pensò bene di ribadire la superiorità maschile anche nella Chiesa. Eppure il testo è doppiamente sconvolgente per le informazioni che Luca ci fornisce. Dicendoci, anzitutto, che nel gruppo dei discepoli c'erano anche delle donne. E che donne! Maria proveniente da Magdala, una piccola cittadina sul lago conosciuta fino a Roma per il suo pregiato pesce di lago essiccato, comunità che gli scavi di questi ultimi cinque anni hanno riportato alla luce nella sua impressionante opulenza. Non una povera prostituta, allora, ma forse una commerciante benestante liberata dai suoi demoni interiori. E Susanna, di cui non sappiamo molto, e Giovanna moglie del contabile di Erode! Donne che, all'epoca di Gesù, non potevano in alcun modo dormire fuori casa e non potevano farsi vedere in pubblico se non accompagnate da un maschio. E Luca ci dice che queste donne erano discepole, non perpetue, cioè coinvolte direttamente nell'annuncio. Che dire, abbiamo da imparare e da osare, vero? |