Omelia (15-10-2015)
Paolo Curtaz


A quelli che volevano entrare l'avete impedito. Continua con durezza la requisitoria di Gesù. Implacabile, come solo l'amore per il popolo riesce a giustificare. Tagliente e vera, come solo la Parola di Dio riesce a dire. Ha ragione: a volte alcuni pensano di essere degli specialisti del sacro, degli esperti di vita interiore, anche fra noi cattolici, e passano il tempo a giudicare gli altri con sprezzo, altezzosamente. Sono gli stessi che non toccano il peso nemmeno con un dito e che, pure, sono molto abili nel rimarcare se gli altri se lo caricano sulle spalle. Come ci ha richiamato con forza papa Francesco, le nostre parrocchie a volte rischiano di diventare delle dogane, invece che delle porte che immettono nella vita divina. Il clima contro Gesù, ovviamente, è diventato pesante: proprio coloro che erano ammirati dal popolo per la loro coerenza, vengono colti in fallo. Attenti a noi stessi, amici, proprio noi che abbiamo avuto l'immensa grazia di conoscere più da vicino la grazia del Signore, corriamo gli stessi identici rischi, anche se con buone intenzioni, di cadere negli stessi errori commessi dai farisei.