Omelia (21-10-2015)
Paolo Curtaz


Noi conosciamo bene la volontà del padrone, non possiamo certo cadere dalle nuvole o fare gli gnorri. Abbiamo ricevuto tanto, abbiamo ricevuto tutto: il senso della vita, il percorso che ci conduce a Dio, la chiave di lettura della nostra storia e della grande Storia. Sappiamo, agiamo di conseguenza. Certo, sempre claudicanti e poveri, peccatori e fragili. Ma sappiamo, conosciamo bene dove ci conduce questo percorso. Perciò ci è chiesto di più, proprio perché sappiamo. Sappiamo che questo tempo che viviamo fra la venuta di Cristo e il suo ritorno ci è affidato per annunciare la sua venuta, per costruire spazi di comunione, pezzi di Regno che svelano all'umanità un modo diverso di essere. Tornerà il Signore. Lo farà quando il corpo che è la Chiesa sarà completamene sviluppato e sarà completato dal capo, dalla testa, che è proprio il Signore. In questo tempo di mezzo ci siamo noi, la nostra speranza, le nostre comunità che ascoltano il Vangelo e rendono presente il Signore attraverso i segni che ci ha lasciato. Non addormentiamoci, non lasciamo cadere la tensione ideale che ci tiene desti...