Omelia (04-11-2015)
Paolo Curtaz


La logica di questo mondo è la prudenza, giusto. Vediamo la conseguenza di un mondo che ha abbandonato la prudenza e si illude dando sfogo a tutte le pulsioni, a tutte le passioni, a tutti gli istinti. Persone che liberano il cane rabbioso che è in loro che, alla fine, li trascina verso l'abisso. Esagero? Fatevi un giro in un bar, date uno sguardo a quelli che al mattino presto infilano soldi nelle macchinette mangiasoldi, abbruttiti e sfiniti dalla loro illusione. Ci fosse la prudenza! Se la gente si mettesse a fare due conti invece di pensare che non esiste un futuro! E spremere il pianeta come se avesse risorse inesauribili e rubare il futuro ai nostri figli! Ci fosse qualcuno che calcola le conseguenze di una guerra o l'impossibilità a finanziare la fine di un'opera pubblica che serve solo a dare qualche tangente! Gesù, però, propone qualcosa di più forte della prudenza: l'amore. Solo l'amore verso Dio permette di superare la prudenza, perché è più forte e grande del più grande amore che possiamo sperimentare. Gesù ci provoca: pretende di essere lui la più grande gioia che mai potremo sperimentare. Nessuna prudenza in questo.