Omelia (12-11-2015)
Paolo Curtaz


Il Regno di Dio è già in mezzo a noi. Il problema è che non siamo capaci di vederlo e di riconoscerlo. Certo: è presente ma non è ancora compiuto e cresce giorno per giorno fino al ritorno glorioso del Signore alla fine della Storia. Ma, qui e adesso, sta a noi costruirlo, giorno per giorno. Il Regno è là dove Dio regna, dove alcuni discepoli si riuniscono per vivere il Vangelo, dove annunciano il Signore. Le nostre parrocchie sono (o dovrebbero essere!) spazi pubblicitari per il Regno, luoghi in cui, umilmente e solo parzialmente, viviamo la logica che ci deriva dall'appartenere a Cristo. Smettiamola di non fare nulla aspettando la fine dei tempi, o correre dietro fenomeni straordinari o di dar retta alle finte profezie che datano il ritorno del Signore. Piuttosto rimbocchiamoci le maniche per costruire spazi di Regno là dove viviamo, sapendo che nessuna realtà umana e ecclesiale può contenerlo o esaurirlo. E chiediamo allo Spirito, con forza, di essere capaci di vedere la presenza del Regno in questa giornata, nelle cose che faremo e le persone che incontreremo. Che bello!