Omelia (30-11-2015)
Paolo Curtaz


Iniziamo il nostro cammino di avvento in compagnia di un apostolo, il primo fra i chiamati, Andrea di Betsaida, fratello di Simon Pietro.
Il primi fra i chiamati, secondo l'evangelista Giovanni. Andrea si ricorda anche l'ora in cui il suo maestro, Giovanni Battista, gli ha indicato quel penitente che aveva appena ricevuto il battesimo: le quattro del pomeriggio. Ci ricordiamo sempre gli eventi importanti della nostra vita. Figuriamoci l'incontro con Dio! da allora la vita di Andrea è cambiata: è lui a condurre Pietro a Gesù. È lui ad essere contattato dai greci per vedere Gesù. È lui che interloquisce col Signore durante la moltiplicazione dei pani e dei pesci. E non sappiamo molto di più, ma tanto basta. Talmente nascosto all'ombra di Cristo che, secondo la tradizione, una volta condannato a morte ha chiesto di essere inchiodato ad una croce che richiamasse il nome di Cristo. Secondo la leggenda, che conserva un riferimento alla storia, così avrebbe pregato Andrea prima della morte: «Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue... Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia, affinché tu riceva il discepolo di Colui che su di te è morto. Croce buona, a lungo desiderata, che le membra del Signore hanno rivestito di tanta bellezza! Da sempre io ti ho amata e ho desiderato di abbracciarti... Accoglimi e portami dal mio Maestro».