Omelia (19-12-2015) |
Paolo Curtaz |
È decisamente l'ultima volta che Dio parla agli uomini in questo modo. Poi si stanca, evidentemente. Il contesto è quello solenne, che ricalca gli schemi delle annunciazioni dell'Antico Testamento: la solennità del luogo, il tempio, l'incenso, l'angelo, i sacerdoti... Ma l'annuncio della nascita del Battista suscita resistenze nel povero Zaccaria. Dio cambierà stile: con Maria tutto si svolge in casa, Dio si rivolge ad una donna, laica, adolescente, mentre fa le pulizie di casa. Dio non lo troviamo più nell'austerità del tempio ma nella banalità del quotidiano che possiamo rendere pieno e ricco di novità. Il povero Zaccaria, troppo lento per la dinamica travolgente di Dio, ha una piccola esitazione prima di rispondere. Esitazione che gli sarà fatale: ora dovrà starsene per nove mesi in silenzio. Silenzio che vi invito a recuperare in questi ultimi giorni concitati. Sarebbe bello riuscire a ritagliarsi almeno mezz'ora per poter stare soli con Dio e dirgli che siamo disponibili, come Maria, come Giuseppe, ad accoglierlo nel nostro cuore. Anche se non è un granché come accoglienza, Dio certamente gradisce, fidatevi... |