Omelia (31-12-2015)
Paolo Curtaz


Ciao ciao 2015 e benvenuto 2016. Si chiude un ennesimo anno, spero tutto sommato positivo per ciascuno di voi, con le sue luci e le sue ombre. Da cosa si giudica un anno? E una vita? Penso che una vita si giudichi, seguendo il Vangelo, da quanto ha saputo amare. O ha voluto amare. O avrebbe voluto amare. La vita è una gigantesca caccia al tesoro, una scommessa che ci spinge alla ricerca, che ci invita ad andare oltre l'apparenza, a scoprire la nostra anima e a liberare la luce che già abita il nostro cuore. Per riuscire a sopportare e a supportare le inevitabili sofferenze che incontriamo, evitando però quelle che ci costruiamo da noi!, e accogliendo le tante gioie che incontriamo. Ma, soprattutto, cercando di cogliere negli eventi un progetto, un disegno, un piano non sempre evidente ma che, pure, la fede ci permette di individuare nelle cose che facciamo. Dio ha un progetto di bene su di noi e sulle nostre vite. Possiamo collaborare alla salvezza del mondo accogliendo la salvezza e, per quanto possibile, vivendo da salvati. Così affrontiamo con intensa e intima serenità il tempo che ancora ci sarà donato. Buon inizio!