Omelia (06-02-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 7, 6-8

"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio voi osservate la tradizione degli uomini".

Mc 7, 6-8


Come vivere questa Parola?

La religione di Gesù è novità evangelica, in contenuti e stile, che non combacia per nulla con la sensibilità del mondo. Gesù lancia il programma di una ecologia del cuore. Il cuore che piace a Dio è un cuore pulito che non scende al pettegolezzo, non riferisce critiche, e non partecipa a mormorazioni contro persone assenti. Tutto questo, infatti, ci allontana dal cuore del Vangelo e quindi da Gesù. Tale atteggiamento inquina i nostri pensieri, la nostra vita e quella degli altri. E' un veleno difficilissimo da neutralizzare, una volta diffuso. Ascoltiamo una storia vera narrata da un santo.

Una volta una donna andò a confessarsi da S. Filippo Neri, accusandosi di aver sparlato di alcune persone. Il santo l'assolse, ma le diede una strana penitenza. Le disse di andare a casa, di prendere una gallina e di tornare da lui, spiumandola ben bene lungo la strada. Quando fu di nuovo davanti a lui, le disse: "Adesso torna a casa e raccogli una ad una le piume che hai lasciato cadere venendo qui". "Impossibile!", esclamò la donna. Il vento le ha certamente disperse ai quattro venti nel frattempo". Ma qui l'aspettava S. Filippo. "Vedi - le disse - come è impossibile raccogliere le piume, una volta sparse al vento, così è impossibile ritirare mormorazioni e calunnie una volta che sono uscite dalla bocca".


Signore Gesù, mite e umile di cuore, dammi pensieri puliti e cuore puro.


La voce di un frate teologo

"Nel brano evangelico Gesù colpisce alla radice la tendenza di dare più importanza ai gesti e ai riti esteriori che alle disposizioni del cuore. Oggi però possiamo cogliere in quella pagina di Vangelo un insegnamento di ordine non solo individuale, ma anche sociale e collettivo. Ci indigniamo vedendo immagini di uccelli marini che escono dalle acque inquinate da chiazze di petrolio, ricoperti di catrame e incapaci di volare, ma non facciamo altrettanto per i nostri bambini precocemente viziati e spenti."

Padre Raniero Cantalamessa


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