Omelia (10-02-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 8,1-3

"In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: "Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare."

Mc 8,1-3


Come vivere questa Parola?

Ancora una volta il Vangelo ci mostra un Gesù che attira folle intere per più giorni. E lo seguono incuranti della fatica e della fame. Il Maestro ne sente compassione. Ci insegna che non si possono proporre le cose ultime, i buoni precetti, senza l'attenzione alle cose penultime, alla vita di ciascuno. Chiama in causa gli apostoli perché loro stessi diano da mangiare. E oggi chiama anche noi perché di fronte ai mali del mondo, alla fame dei popoli, alla fame di pace e di speranza, sappiamo fare un piccolo gesto. L'anno dedicato alla Misericordia ci ha messo in cuore l'attenzione verso i più poveri e soprattutto ci ha fatto conoscere la misericordia del Padre verso di noi.


Ripetiamo tacitamente il canto: Misericordes sicut Pater!


La voce di un missionario della Parola

"Come Cristo è la compassione divina ed eterna del Padre nella sua carne, così ogni discepolo di Gesù, poiché suo vero corpo, deve essere la compassione visibile, tangibile, afferrabile di Gesù Signore. Il Padre e Cristo una sola compassione. Il Gesù e il discepolo una sola compassione, un solo amore. È in questa unità di compassione Padre, Gesù, discepolo che si compie la vera salvezza dell'uomo."


Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com