Commento su Lc 9,23
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua»
Lc 9,23
Come vivere questa Parola?
Entrando nella Quaresima, sentiamo risuonare la Parola di Gesù sulla necessità di rinnegare se stessi, prendere la propria croce e seguire il Salvatore. Egli chiede a noi di rinunciare al nostro egoismo, di aprirci alla carità e alla condivisione - in una parola - di seguire, il suo esempio.
Si tratta dunque di prendere coscienza della nostra situazione di peccatori, di convertirsi a Dio con tutto il cuore e l'anima, di prestare ascolto alla sua divina Parola, di comportarci da veri figli e figlie di Dio.
Dio è sempre vicino a noi: il primo impulso e il primo aiuto per la conversione viene da Lui: è un dono che noi dobbiamo richiedere con insistenza e perseveranza.
Abbracciando la nostra croce - che Dio, nella sua giustizia e bontà, dà sempre proporzionata alla nostra possibilità di portare - vivremo nella pace e nella gioia di aver compiuto la sua divina volontà.
Scuoti, o Padre, la nostra coscienza pigra e intorpidita dal peccato, e fa' che, accogliendo il giudizio della tua Parola sulle nostre incoerenze, viviamo in maniera più responsabile l'impegno della fede. Amen.
La voce di Papa Francesco
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua» (Lc 9,23). Non si tratta di una croce ornamentale, o di una croce ideologica, ma è la croce della vita, è la croce del proprio dovere, la croce del sacrificarsi per gli altri con amore - per i genitori, per i figli, per la famiglia, per gli amici, anche per i nemici -, la croce della disponibilità ad essere solidali con i poveri, a impegnarsi per la giustizia e la pace.
All' Angelus del 19 giugno 2016
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it